A sorpresa, dopo aver annullato ogni tipo rilevazione dei dati di ascolto delle radio, T.E.R ha pubblicato una ricerca, commissionata a Gfk, sull’ascolto della radio in questo periodo di pandemia globale da corona virus.
I risultati mostrano che la radio è ancora in formissima, ma vorrei portare alla vostra attenzione la parte più sentimentale di questo studio, vorrei mostrarvi il vero potere della radio.
Se prima della pandemia con la vita frenetica, il lavoro, le uscite con gli amici, la palestra e i mille impegni la gente tendeva a rifugiarsi nella musica, meglio se scelta di persona o da algoritmi come spotify, oggi invece, in tempi di quarantena e distanza sociale, le persone vogliono compagnia, emozioni, informazioni, vogliono sentirsi parte di qualcosa e tutto questo lo cercano e lo trovano, giustamente, nella radio; la musica da sola non basta più.
La ricerca mostra un ascolto più attento e partecipativo +14%; e se già prima il 62% degli ascoltatori la riteneva “un’amica sempre vicina” che porta “relax, allegria ed emozioni” oggi, in questo momento cosi particolare, la radio incassa un +33% di persone che si sentono meno sole grazie a lei, un +9% di ascoltatori emozionati per finire con un +32% di umori migliorati.
Che dire quindi se non che la radio, in questo momento cosi difficile per la società, fa da supporto morale, aggregazione e da collante per la comunità. Noi amanti di questo mezzo di comunicazione l’abbiamo sempre sostenuto, ma oggi è davanti gli occhi di tutti.
Spero vivamente che questo studio, anche se puramente indicativo, possa far capire l’importanza di continuare a investire su questo mezzo perchè le radio, che tanto ci aiutano in questo momento, hanno a loro volta bisogno di aiuto per poter andare avanti, occorre rimettere in piedi il prima possibile il grande mondo della pubblicità e degli eventi (leggi articolo a riguardo).